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La volontà del paziente e la responsabilità del medico
Relatore: Giuseppe Armocida

 

Il secondo comma dell’art. 32 della Costituzione stabilisce che “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Il che significa che a parte i trattamenti sanitari obbligatori stabiliti dalla legge (ad esempio per quanto concerne le cure psichiatriche), ogni cittadino è libero di accettare o rifiutare le cure e gli interventi che il medico gli propone, pur se il rifiuto può essere pregiudizievole alla sua salute, anche fino alle estreme conseguenze.

Ma come deve comportarsi il medico di fronte a tale rifiuto? Ha il dovere di verificare le capacità psichiche del malato e la sua consapevolezza delle conseguenze che gli possono derivare dal rifiuto? Esiste un limite oltre il quale il medico può disattendere le decisioni del malato?

Di queste e di altre problematiche legate al rapporto medico-paziente si tratterà sotto la guida di un esperto di assoluto valore quale il Prof. Armocida.

Presentazione del quadro restaurato
Relatore: Chiara Gatti, Federico Crimi

 

Nel 2012 Frontiera aveva pubblicato e messo in vendita una plaquette di Federico Crimi intitolata “Mappatura delle Rimembranze”, una sorta di Antologia di Spoon River luinese. Il ricavato della vendita, come da impegno assunto, è stato interamente impiegato per il restauro di un quadro di Andrea Pozzo (Trento 1642 – Vienna 1709) raffigurante Sant’Ambrogio che abbraccia la salma di San Dionigi e che è conservato nell’Oratorio di San Giuseppe in Luino.

L’operazione curata dal “Laboratorio di Restauro s.n.c.” di Milano, sotto la direzione dell’Accademia di Brera e dell’Ufficio Beni Culturali della Curia Arcivescovile di Milano, sta per essere ultimata e quest’anno l’opera verrà presentata al pubblico. Federico Crimi illustrerà il lavoro compiuto dal punto di vista tecnico e Chiara Gatti il risultato ottenuto dal punto di vista estetico

 

​Povertà e giustizia sociale

Relatore: Don Virginio Colmegna

 

La povertà è stata una maledizione che ha accompagnato l’umanità fin dal suo nascere. La giustizia sociale (che ora per vergogna chiamano equità) è stata invece una conquista che è costata lacrime, sudore e sangue, attraverso la quale l’umanità si è sforzata di cancellare la povertà. L’estrema lotta tra il bene ed il male portata sul piano della convivenza sociale.

S’è cominciato a parlare di giustizia sociale in termini reali quando la ragione ha cominciato a farsi strada nella palude del dogmatismo imperante. Scriveva Antonio Genovesi, protagonistadell’Illuminismo napoletano, nel 1768: “E’ legge dell’universo che non si può far la nostra felicità senza far quella degli altri”. Per la verità cose già dette quasi 2000 anni prima da Gesù di Nazareth.

Da allora significative conquiste sono state realizzate, ma la povertà, come una piovra ha continuato a estendere i suoi tentacoli fino a rendere sempre più profondo e tragico il solco tra ricchi e poveri. Don Colmegna è un gigante nella lotta alla povertà. Il suo sarà un discorso basato sulla concretezza, che metterà però le nostre coscienze di fronte a interrogativi che solo mentendo a noi stessi potremmo cercare di eludere.

Quest’anno quello che ci deve preoccupare non è tanto il paesaggio intorno, quanto l’orizzonte: nel paesaggio si vede la recessione, all’orizzonte la decadenza. In comune fra i due è la divisione dei cittadini, l’assenza di lungimiranza, la ricerca del colpevole piuttosto che della soluzione. Per contrastare questa tendenza Frontiera si propone di rappresentare sia il male presente sia la speranza futura con due incontri sulla povertà e sull’emarginazione, e con altrettanti su un progetto di rilancio dell’economia locale. Non trascurerà neppure la cultura dei valori, perché nel mondo dell’umano questa serve ad orientarsi soprattutto quando si è persa la strada. Ci occuperemo del sacro, di diritto, di medicina, di storia. Come negli anni passati potrà esserci dell’altro, ma la rotta sarà sempre la stessa: dare e chiedere collaborazione alla scuola e a tutti quelli che condividono le nostre intenzioni, negli ambiti in cui siamo competenti, e alla portata dei nostri mezzi.
 

Il Presidente
Roberto Radice

 

Assicuriamo che le manifestazioni elencate in questa brossura verranno tutte puntualmente realizzate, ma non secondo l’ordine di successione in essa riportato.

Per ragioni indipendenti dalla nostra volontą, in questo momento ci è possibile indicare solamente la data in cui si terranno la conferenza di Don Colmegna, il 7 Febbraio e quella della Professoressa Maganzani, il 29 Aprile.

Le date relative alla altre conferenze saranno tempestivamente rese note attraverso la stampa locale, manifesti e inviti personali.

Eventi 2014

Clicca qui per scaricare la brochure in formato PDF degli eventi Frontiera 2014.

CENTRO​ CULTURALE FRONTIERA

7 febbraio 2014

Incipit. L’origine della società civile. La nascita del Diritto
Relatore: Don Virginio Colmegna
 

Dopo aver affrontato negli anni precedenti il problema dell’origine dell’universo e dell’origine dell’informatica, discuteremo quest’anno dell’origine della società civile e della nascita del diritto.

Continua così la serie di approfondimenti sulle cause determinanti del nostro essere attuale, che abbiamo voluto catalogare sotto la dicitura incipit e che proponiamo ogni anno insieme al Liceo Scientifico Vittorio Sereni di Luino, rappresentato quest’anno dalla Dirigente Scolastica Professoressa Maria Luisa Patrizi.

Sarà relatrice la Professoressa Lauretta Maganzani dell’Università Cattolica di Milano, che metterà in luce come siamo passati da un diritto arcaico formale e solenne gestito dai pontefici, allo ius gentium aperto a tutti i popoli.

Come negli anni scorsi la conferenza sarà tenuta al mattino presso il Teatro Sociale per gli studenti delle scuole medie superiori di Luino e zona, e sarà ripetuta la sera per il pubblico adulto nella Sala conferenze dell’I.M.F. di Creva.

29 aprile 2014

Il Sacro: la sacralità dello spazio

Relatore: Mario Botta, Giovanni Reale

 

Il Sacro in latino si dice “sacrum”, quasi come in lingua italiana; ma non significa come in italiano.

In latino sacrum vuol dire tanto “venerato” quando “maledetto”. Come è possibile? Perché è come uno steccato costruito per separare ciò che è di Dio e trascendente da ciò che è profano e tipicamente dell’uomo. Pertanto il sacro è soprattutto un luogo con un muro intorno ed una porta al centro, dove umano e divino si possono incontrare.

Allora, non è cosa da santi, ma semmai da filosofi e architetti!

Tratteranno l’argomento Mario Botta e Giovanni Reale.

 

Un secolo di industria luinese
Relatore: Pierangelo Frigerio

 

Batter di telai, fremere di forni e di turbine, insonnia di fuochi... con quale animo andare a ricordare un passato ragguardevole? Con la malinconica rassegnazione del Manzoni nel primo coro dell’Adelchi (col misero orgoglio d’un tempo che fu) o con la spavalda sicumera del Giusti ne “La terra dei morti” (Gino, eravamo grandi e là non eran nati)? Ognuno decida da sé. In ogni caso meminisse iuvabit e Pierangelo Frigerio ci illustrerà da par suo il passato industriale di Luino e zona, con il passo dello storico che narra i fatti senza dare giudizi di valore.

Hussy, Steiner, Bodmer, Stehli, Battaglia, Sanvito e tanti altri, sono nomi non desueti ma ancora famigliari, anche se le loro creazioni che tanto respiro hanno dato all’economia del nostro territorio, sono state travolte nel rivolgimento seguito alla seconda guerra mondiale.

E con esse quella propulsione industriale che caratterizzava il luinese e che fatalmente si è andata spegnendo. Per questo è necessario ricordare, perchè non abbia a morire, estrema ingiuria, anche la riconoscenza per quei grandi del passato.

Nell’occasione sarà presentato uno studio di Federico Crimi sulle cessate industrie del luinese.

Per il rilancio del manifatturiero e della occupazione - Progetti di sviluppo a confronto
Relatori: Renato Dellea, Fu Jan Hua, Gabriele Galante

 

Abbiamo chiuso il 2013 con un dibattito sulla attuale situazione dell’industria manifatturiera e dell’occupazione nel nostro territorio, mettendo in luce in che misura lo stato di crisi dell’economia mondiale ha inciso su di essa e quali ripercussioni ha avuto sull’occupazione. Ci siamo lasciati ripromettendoci, in un secondo dibattito, di studiare e proporre soluzioni adeguate.

Ci è sembrato che il modo più concreto di farlo fosse quello di confrontarci con le soluzioni che altri, nella nostra situazione, sono stati capaci di proporre e adottare. Diversi progetti di sviluppo adottati in Svizzera e in Cina, verranno illustrati e valutati da Gabriele Galante, Renato Dellea e Fu Jan Hua e analizzati con la prospettiva di un possibile adattamento alla nostra realtà.

Il medico di famiglia: quale futuro?
Relatore: Mauro Pizzi

 

In passato il medico di famiglia era il protagonista dell’assistenza.

Quale il suo ruolo in tempi di medicina specialistica e tecnologica?

Come si propone il rapporto fra paziente e medico al di fuori delle strutture ospedaliere?

Quale significato professionale, umano ed economico in tempi difficili, scarsi di risorse morali e materiali?

Tratterà questo tema di essenziale importanza per ognuno, il Dott. Mauro Pizzi, con la collaborazione di altri colleghi e dirigenti della medicina di base.

Bernardino Luini e i suoi figli
Relatore: Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa
 

In occasione della grande mostra su Bernardino Luini che si terrà in Palazzo Reale a Milano a partire dal 24 Marzo 2014, i due curatori Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa hanno accettato di tenere una conferenza a Luino sulla tematica oggetto della mostra.

Non è il caso di soffermarci sulla figura dell’artista lombardo i cui dipinti hanno rappresentato per secoli una sorta di identità figurativa della nostra regione e la cui fama ha raggiunto il culmine nel corso del XIX secolo, quando gli scrittori, da Stendhal a Ruskin, ne celebravano le qualità.

I due eminenti relatori illustreranno l’intero percorso dell’artista, calato a Milano dalla sponda magra del Lago Maggiore, dalle ricerche giovanili ai più rassicuranti quadri della maturità. La morte non interruppe il successo della sua arte che i figli del pittore si preoccuperanno di portare avanti, aggiornandola alla luce di nuove sensibilità.

 

La situazione carceraria italiana e i diritti umani
Relatore: Don Virginio Rigoldi

 

Un problema che esiste da quando esiste il mondo, ma che per primo il Beccaria, illuminista lombardo, ha portato all’attenzione delle coscienze: quello delle condizioni di vita disumane riservate ai carcerati. Da allora, tra alti e bassi, passi se ne sono fatti, ma il problema non è stato risolto.

Parliamo dell’Italia dove la Costituzione all’art. 13 afferma: “E’ punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizione di libertà”. Parole sante ma in pratica come stanno le cose? Il problema è riesploso in questo arco di tempo a causa del sovraffollamento delle carceri che rende crudele la vita dei reclusi, tanto che l’Italia ha dovuto subire più di una censura anche da parte dell’Unione Europea.

Di questo ci parlerà Don Virginio Rigoldi che ha passato la sua vita a fianco dei carcerati e conosce più di ogni altro le condizioni oggettive in cui vivono e i loro drammi personali. Ci renderemo conto, ascoltando le sue parole, che la soluzione della questione carceri non è solo un imperativo categorico per le Istituzioni, ma è un problema che deve prima di tutto coinvolgere le nostre coscienze.

 

Il cuoco segreto dei Papi: da Dumenza a Roma
Relatori: Robertino Ghiringhelli, Paolo Albrigo

 

Partito da Dumenza, dov’era nato, e arrivato a Roma tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI, Bartolomeo Scappi s’è messo al servizio di Papi e Cardinali offrendo loro il suo prezioso talento di grande innovatore dell’arte culinaria.

Nel 1564 è stato cuoco segreto di Papa Pio IV, carica riconfermatagli nel 1566 da Papa Pio V. A Bartolomeo Scappi si deve il primo trattato di cucina che sia stato scritto e un copioso ricettario.

Della sua vita avventurosa e della sua “arte” ci parleranno due personaggi esperti di storia e appassionati di cucina: Robertino Ghiringhelli e Paolo Albrigo.

Lo chef Mattia Agnetti elaborerà un pranzo rigorosamente su ricette dello Scappi che sarà proposto a chi vorrà parteciparvi, con un contributo a sostegno delle iniziative di Frontiera.

 

 

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